La sezione è dedicata alla situazione politica e culturale a San Miniato tra il 1921 ed il 1943. I materiali esposti nelle vetrine, le video-interviste e le foto raccontano aspetti della vita durante il regime, i protagonisti locali, il sistema educativo fascista e le varie forme di antifascismo.
Regime
Nonostante la vittoria del partito socialista alle elezioni del ’21, la formazione dei primi squadrismi impedisce ai popolari di prendere il potere. La nascita dei fasci di combattimento e dei fasci femminili evidenzia la forte adesione al fascismo della città. Con la definitiva presa del potere di Mussolini San Miniato è una città perfettamente organizzata secondo le direttive del regime.
Educazione
Con la riforma Gentile, del 1923, la cultura fascista entra ufficialmente ed obbligatoriamente nelle scuole della Penisola. Nella sezione sono esposti i lavori degli alunni delle scuole di San Miniato proposti per educare al patriottismo e alla celebrazione del Duce. Le video-interviste raccontano del sistema educativo e delle attività delle organizzazioni para-militari della gioventù fascista.
Antifascismo
Insieme ad un passato di adesione al regime, San Miniato ha anche una tradizione antifascista. Nella città sorgono le prime cellule di opposizione per reagire alla dittatura mussoliniana. Alcune personalità principali delle formazioni antifasciste furono incarcerate e severamente punite. La sezione ne ricorda alcune, in special modo Bruno Falaschi e Giulio Scali con materiali relativi alla loro attività e prigionia.